La sala è tra le più interessanti del museo ed è dedicata quasi interamente all’arte lucchese a cavallo tra il XV e XVI secolo, periodo molto fecondo per gli artisti operanti nella Serenissima Repubblica Lucense. Infatti allora in città erano presenti notevoli maestranze artistiche – orafi, pittori, scultori, intagliatori – alle quali si deve una fioritura artistica di grande rilievo.
Il “gioiello” di questa sezione è costituito dalla Vergine Annunciata, attribuita a Matteo Civitali (fine del XV secolo) e proveniente dalla Collegiata di Santa Maria Assunta. Anticamente questa statua si trovava sopra un altare addossato alla terza colonna della navata destra e per questo veniva chiamata “Madonna di mezzo di Chiesa”.
A partire dal XVIII secolo la statua venne vestita con abiti sontuosi, e per questo fu alterata profondamente nell’aspetto e nelle linee. Essa deve il suo aspetto attuale ad un accurato restauro che ha restituito le forme originarie del corpo, prima assottigliato alla vita per consentire una migliore vestibilità, e ha recuperato la cromia originale delle superfici, profondamente alterata durante le vicende della Seconda Guerra Mondiale.
Nella sala è visibile inoltre la pala con Madonna in trono e il Bambino fra i santi S. Giovanni Battista, S. Andrea, S. Pietro, S. Sebastiano. Nella predella Cristo circondato ai lati da figure di santi e vescovi. L’opera, proveniente dalla Chiesa di S. Maria Albiano, è attribuita a Vincenzo di Antonio o Antonino Frediani (1481- 1505), forse il più tipico e prolifico esponente della pittura lucchese della fine del XV sec.
In questa sala del museo inoltre il visitatore può ammirare i magnifici paramenti liturgici esposti a rotazione nella vetrina di fondo, tra i pezzi più interessanti della preziosissima collezione di tessuti antichi e parati del museo. Infine in una vetrina laterale è esposta una interessante mitria abbaziale ricamata in argento e oro, proveniente dalla Badia di S. Pietro, prezioso manufatto tessile dell’arte fiorentina della prima metà del sec. XV.