Tessuti antichi

Sapevate che anticamente era possibile indossare un’inferriata? O che un damasco poteva essere lanciato? Una visita alla straordinaria collezione di antichi tessuti del Museo di Arte Sacra di Camaiore vi aiuterà a risolvere tali enigmi.

Inferriata è infatti il termine ottocentesco con cui si indica una particolare tecnica decorativa applicata al velluto operato, con cui i contorni del disegno lasciano a vista l’armatura di base, mentre le parti coperte dall’armatura di pelo costituiscono il fondo colorato su cui spicca il disegno stesso, che ricorda quei lavori di ferramenta realizzati in ferro battuto: le inferriate, appunto.

Questo tipo di tessuto, diffuso principalmente nel XV secolo, è quasi sempre monocromo (rosso o verde, per lo più), con disegni ad esili linee chiare, nervature sottili che danno origine a figurazioni polilobate, al cui interno sono raffigurati fiori di cardo, di loto o di melagrana. Il parato in terzo del MASC è stato ricavato da un tessuto più antico, riadattato alle nuove necessità, ed è uno splendido esempio di velluto ad inferriata.

dalmatica o tunicella
Dalmatica, 110 x 140 cm. Galloni in seta a motivi geometrici.

Sempre nella terminologia specifica, troviamo i tessuti lanciati, per differenziarli dai quelli broccati. Si parla dunque delle trame, ossia l’insieme dei fili disposti orizzontalmente che, con quelli verticali dell’ordito, concorrono nel formare un tessuto. Nel telaio a mano, la trama è inserita nel passo dell’ordito da una navetta – o spoletta – che, passando da un lato all’altro del tessuto, srotola il filato; questo viene poi battuto dal pettine per avvicinarlo al filo di trama del passaggio precedente, così una riga dopo l’altra viene costruita la pezza di stoffa. La trama lanciata è una trama supplementare a quelle che formano la base del tessuto, va da una cimosa all’altra senza soluzione di continuità e appare solo sul diritto del tessuto, mentre la trama broccata viene inserita solamente per la larghezza del disegno che si vuole ottenere.