Turibolo

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Turibolo

Misure: 25 cm x 11,5 cm

Per ragioni stilistiche questo manufatto può essere collocato cronologicamente alla seconda metà del XVIII secolo; la presenza del marchio raffigurante un’ancora, che riconduce all’argentiere Francesco Simi (1774-1805), conferma questa interpretazione e permette di restringere la datazione agli ultimi anni del secolo e ai primissimi di quello successivo.

Il turibolo proveniente dalla chiesa parrocchiale di S. Rocco a Casoli (Camaiore) e ora conservato presso il museo, ricorda nella parte superiore del coperchio i precedenti prototipi di turibolo a tempietto architettonico, mentre nella parte inferiore del vaso la tipologia presente dal Seicento con decorazioni fitomorfe e volute. Su piede a base esagonale liscia e modanata, bombata e incisa a ovoli, si innesta la coppa decorata con fiori e ricche volute che sorreggono una liscia cornice bombata. Il corpo centrale del coperchio è costituito da tre specchi con reticoli traforati, racchiusi entro volute fogliacee, mentre la parte superiore è costituita da una cupola a costoloni che cingono una decorazione embricata anch’essa traforata; conclude il coperchio una piccola cupola sopraelevata da lesene. Il piattello a campanello riporta nella fascia più bassa la stessa decorazione a ovoli presente nel piede e al suo interno sono presenti il punzone di garanzia di Lucca con la pantera e il marchio con l’ancora dell’argentiere Francesco Simi, ultimo allievo ed erede della bottega dei Vambrè.


Bibliografia:

Le botteghe degli argentieri lucchesi del XVIII secolo, Catalogo della mostra sulla produzione di arredi sacri dalla fine del Seicento agli inizi dell’Ottocento, Lucca, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, 25 luglio – 25 ottobre 1981, Firenze, 1981


APPROFONDIMENTO

Struttura, tecnica e funzione