Navicella

navicella 1795
Navicella “a galeone”

Misure Navicella: 17,5 (h) x 8,7 (base); coperchio 18 (lung.) x 9,5 (larg.); grammi 470;

Misure cucchiaino: lung. 17,5; grammi 18

Navicella “a galeone” con base a pianta ottagonale mistilinea, raccordata al corpo conico, liscio, mediante una cornice bombata ovale. Il corpo, invece, si congiunge alla coppa mediante un nodo a disco. La poppa della navicella è caratterizzata da un’ampia gola.

La base è decorata con una semplice cornice a ovoli, mentre la coppa è decorata con motivi a palmette alternati a baccellature. Il coperchio circondato nella parte fissa da una ringhiera a balaustrini con terminali a volute, è formato da una parte mobile apribile, che si collega a quella fissa, tramite una cerniera. Nella decorazione del coperchio campeggiano due cartelle, una più grande ovoidale, e una più piccola mistilinea. Nella parte fissa del coperchio, entro la cartella grande, sono incise le lettere “R & B / 1795”; mentre sulla parte mobile e nel cucchiaino troviamo il simbolo lasciato dal punzone: “Pantera” emblema della Repubblica di Lucca, e Mazza consolare”, che ci forniscono una datazione precisa e anche una bottega.

La “Mazza consolare” era infatti il punzone di Giovanni Pietro Marsili (1791-1824), il quale divenne maestro orafo nel 1791. Le sue opere sono pienamente partecipi del clima di transizione tipico di quegli anni, in cui via via ci si distacca dai modelli e dalle proporzioni Settecentesche per andare verso un gusto neoclassico.

Quest’opera proveniente da Orbicciano e custodita oggi nel Museo di Arte Sacra di Camaione, risulta essere attualmente in discreto stato di conservazione.


Bibliografia:

B. MONTEVECCHI, S. VASCO ROCCA (a cura di), Suppellettile ecclesiastica II, Firenze, Centro Di, 1989

C. BARACCHINI (a cura di), Oreficeria sacra a Lucca dal XIII al XV secolo, Firenze, Studio per Edizioni Scelte, 1990


APPROFONDIMENTO

Struttura, tecnica e funzione della Navicella