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Il complesso, originariamente costituito da chiesa, campanile, monastero fortificato e cimitero, fu fondato nel VIII secolo dai monaci benedettini e i primi documenti che lo riguardano risalgono al 758 e al 760 d.C, periodo di dominazione longobarda a Lucca. In questo momento, l’abbazia è l’unico complesso fortificato della vallata, ma quando in epoca medievale questa sarà attraversata dalla Via Francigena, l’accresciuta importanza acquisita farà si che nei territori attorno ad essa sorga il paese medievale di Camaiore, citato per la prima volta nel 984 d.C come borgo compreso nella giurisdizione della Pieve di Santo Stefano.

Nel XII secolo la chiesa è al suo massimo splendore: grazie alle elargizioni di Matilde di Canossa l’edificio originario, a una navata, viene ristrutturato e trasformato: si costruirono le due navate laterali, il frontone e l’abside; inoltre, in questo momento l’abate gode di dignità vescovile ed è sotto la protezione della Santa Sede grazie ai riconoscimenti di papa Alessandro III. Dagli inizi del XIII secolo fino alla fine del XIV secolo la chiesa passa sotto i monaci dell’ordine florense, come viene ricordato anche in un’iscrizione su una pietra dell’arco d’ingresso «ORD. FLOR.»; nel 1255 l’abate di San Pietro viene esentato dalla giurisdizione di Lucca da Papa Alessandro IV.

Dal XIV secolo fino al XVI secolo il monastero passa sotto sotto vari ordini e abati commendatari, fino a che nel 1527 Clemente VII sopprime il monastero e la dignità abbaziale, assegnando tutti i beni all’Ospedale di San Luca di Lucca..

L’edificio viene nuovamente ristrutturato in seguito all’incendio causato dalle truppe di Marco Visconti nel 1329.

All’esterno si presenta come un tipico edificio romanico, con opera in pietra quadrata e facciata a salienti. Ha un unico portale sormontato da una lunetta, affrescata con la Madonna della Pietà, e da una bifora. Sul fianco sinistro si erge il campanile, originale solo alla base. Davanti alla chiesa si trova un piazzale a cui si accede da un arco a tutto sesto, unica parte rimanente delle antiche mura del monastero, sulla cui destra è visibile un’edicola marmorea con crocifissione.

L’interno della chiesa è a tre navate separate da colonne squadrate e archi a tutto sesto; il soffitto è a capriate lignee.

Degni di nota sono i due affreschi sulla prima e seconda colonna della navata sinistra, indice che anticamente l’intera chiesa doveva avere una decorazione ad affresco, oggi perduta: sulla prima colonna è raffigurata Santa Maria Egiziaca, ormai quasi scomparsa, e sulla seconda una Pietà, invece ben conservata poiché intorno ad essa fu eretto un dossale marmoreo, opera di Andrea Lazzoni e datato 1732. Entrambi gli affreschi risalgono al XIV secolo e sono attribuiti alla scuola giottesca.

Dietro l’altare della Pietà si trova una tomba terragna raffigurante un monaco incappucciato con l’iscrizione latina «HOC SEPULCRU(M) FECIT FIERI SOCIETAS S. (MICHA)ELIS [DE CAMAIORE] ENTE PRIORE NICOLAO BINDI [DE CAMAIORE] A.D. MCCCCLXXXVIII» (Questo sepolcro fece costruire la Compagnia di san Michele di Camaiore sotto il priore Nicolao Bindi di Camaiore, A.D. 1488), importante in quanto testimonianza della storia dell’abbazia nel corso del tempo, anche molti secoli dopo la sua fondazione.

Nella parete di fondo della navata sinistra, di fianco all’altare, si può osservare una copia del celebre Polittico di Francesco d’Andrea Anguilla, raffigurante una Madonna in trono con Bambino e Santi (l’originale è oggi conservato nel Museo di Arte Sacra di Camaiore).

 

BIBLIOGRAFIA

  • Pier Paolo Dinelli,  Il Polittico di Francesco d’Andrea Anguilla nella storia della Badia di San Pietro in «Mater Admirabilis: i polittici di Andrea Anguilla», Lucca, Pacini, 2010, in particolare pp. 41-53.
  • F. Buonanoma, indice dei documenti inediti riguardanti la Badia di San Pietro di Camaiore ed altre Chiese e luoghi della Versilia ecc., Lucca, Giusti, 1858.
  • Franco Bellato, Camaiore e dintorni, Camaiore, ed. Comune di Camaiore, 1999, pp. 29-32.
  • Franco Bellato, Camaiore Valle di luce, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 1997, pp. 79-86.
  • Storia e archeologia di un monastero: La Badia di San Pietro a Camaiore, a cura del Gruppo Archeologico Camaiore,  Massarosa, 1997.
 
 

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